Ecco, credo che il blog serva per avere qualcosa da fare quando sei circondato dalla palude. Quando quel fruscio dura veramente troppo. La notte puoi andare a dormire senza sentirti troppo in colpa e con l’impressione di aver fatto qualcosa. Sempre che la saggissima pigrizia non abbia ripreso in mano le redini del gioco.
Ecco la mie prime top 5: i momenti più insignificanti nella vita di un essere umano costretto come tutti a vivere in soggettiva:
BREVI:
1) Quando il dentista ti prende l’impronta: bocca aperta, occhi sbarrati e un plantare ammollato in gola.
2) Quando freni in prossimità delle strisce pedonali e aspetti che il novantenne zoppo e mezzo cieco che non usciva da quindici anni finisca di attraversare la strada.
3) Quando sei nudo davanti alla doccia e aspetti che arrivi l’acqua calda.
4) Quando ricarichi il telefono e ascolti lo sproloquio robotico della signorina che ti informa su bonus, offerte e cacchi vari.
5) Quando il barbiere interrompe il taglio per rispondere al telefono e tu ti guardi allo specchio e sei diviso a metà: mezzo naziskin e mezzo uomo di Cro-Magnon.
1) Quando il dentista ti prende l’impronta: bocca aperta, occhi sbarrati e un plantare ammollato in gola.
2) Quando freni in prossimità delle strisce pedonali e aspetti che il novantenne zoppo e mezzo cieco che non usciva da quindici anni finisca di attraversare la strada.
3) Quando sei nudo davanti alla doccia e aspetti che arrivi l’acqua calda.
4) Quando ricarichi il telefono e ascolti lo sproloquio robotico della signorina che ti informa su bonus, offerte e cacchi vari.
5) Quando il barbiere interrompe il taglio per rispondere al telefono e tu ti guardi allo specchio e sei diviso a metà: mezzo naziskin e mezzo uomo di Cro-Magnon.
LUNGHI:
1) Il sabato pomeriggio se non ci sono le partite, nessuno ti risponde al telefono e non hai voglia di leggere (come dice Seinfeld: I guess what everybody else is doing on Saturday afternoon).
2) Quando rientri a casa dalle vacanze, con la casa che puzza di chiuso, le serrande bloccate e il cassetto delle mutande vuoto.
3) Quando sei costretto a stare a casa perché chi vive con te ha dimenticato la chiave e non avete uno zerbino.
4) Quando manca la corrente elettrica e ti accorgi che tutta la tua vita è una differenza di potenziale. E mica esci. No! Aspetti che torna.
5) Il ritorno a casa il giorno di Natale dopo le abbuffate coi parenti che non vedevi da un anno. Specie se torni verso le undici di sera. Che diavolo fai ?
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