martedì 23 giugno 2009

Consigli utili se volete acquistare una macchina


1) Scegliere la macchina da acquistare è una seconda attività che spesso ti obbliga a togliere tempo alla tua attività principale.


2) Non esiste la macchina che vuoi tu. Non c’è il colore, oppure se c’è arriva tra sei mesi, quella molto bella è solo a benzina ma consuma troppo, quella che consuma poco è brutta, quella che consuma poco ed è bella ha gli interni in plastica schifosa, quella bella che consuma poco e ha gli interni eleganti ha uno stereo da serie c.


3) È utile dotarsi di un secondo numero di telefono, avere quindi un cellulare per il resto del mondo e uno da dare ai venditori di macchine, anzi consulenti all’acquisto – pure la definizione del loro mestiere porta la cravatta. Io ho commesso l’errore di dare il mio numero di telefono principale al concessionario della Citroen, che ancora mi cerca.
P.s. Ricordatevi di staccare la segreteria telefonica.


4) Non perdere troppo tempo nel prendere una decisione. Qualsiasi giorno di ritardo comporta la vendita della macchina che piaceva a te e che avevi finalmente deciso di acquistare dopo una notte insonne di troppo.


5) Esiste il safety pack, cioè una serie di optional di sicurezza che però sono a pagamento. In un mondo normale – quello del mercato delle automobili non lo è – ogni macchina dovrebbe avere di serie tutti i dispositivi di sicurezza immaginabili. Così come ha volante, ruote e freno a mano. Invece la tua vita può costarti 700 euro in più.


6) Il valore di uno stereo di serie, di qualità nettamente inferiore a quelli che compri “sciolti”, parte da 300 euro. Cioè circa il doppio di uno superstereo spaziale che compreresti da Euronics.


7) Capisci che nel mercato del lavoro manca un mestiere. Dovrebbe esistere una figura professionale a cui ti rivolgi elencandogli le automobili di tuo interesse. Questo cortese maggiordomo dei motori te li riunisce tutti in un autosalone preposto, con tanto di preventivo ben in vista sul parabrezza. Il maggiordomo dovrebbe sapere tutte le risposte riguardo a consumi, rumori, valore della macchina negli anni, accessori di serie, optional e possibilmente aggiungere bonariamente un consiglio da amico. Poi tu valuti, ti prendi mezza giornata e decidi a colpo sicuro. Invece no, sei tu che devi andare dalla macchina. Ecco perché Maometto andava a piedi (e del resto il profeta cercava una jeep…)


8) Nel momento in cui decidi quale macchina vuoi, attendi una ventina di minuti e ti verranno in mente mille difetti.


9) Tu e il consulente all’acquisto parlate una lingua diversa e ogni tentativo di unire promiscuamente i due lessici è vano.


10) Quando cominci a sentire una voce che afferma che è inutile acquistare una macchina che costa come dieci stipendi quando l’uso principale che ne fai è proprio andare al lavoro, beh, ignorala. Ma sappi che ha ragione.


11) Cercheranno sempre di propinarvi un motore diesel.

lunedì 1 giugno 2009

Essi vivono...ed entrano in libreria


Trastevere. Sera tardi. Una libreria minuscola. C’è poca gente che sbircia dorsi e accarezza copertine con disimpegnata premura. Le luci al neon ti accorgi che friggono solo se giuri di non ascoltarle. Così come il fruscio delle pagine. Fuori, l’onda della folla urta morbida contro i riflessi rossastri, e frulla voci e risate. L’atmosfera è sommessa e in agguato, tra ebbrezza e riserbo. Ognuno sembra possedere il suo spazio, come postille a margine.
Poi.
Entra.
lui.
Ovvio l’abbigliamento. Ovvi i lineamenti. Ovvia la postura. E' la prima pagina del corso per corrispondenza di identikit.
Strilla.
E’ euforico.
Dice (al telefono. Ovvio).
“Ahoooo!...me sto ppe compraaa ‘a bbbibbia”
Continua.
“...Siii…iorocco…er libbro deroccosiffredi”.
Attacca.
Un passo verso la cassa.
“Che cce l’hai er libbro de roccosiffredi (…qui metterei un punto interrogativo…cioè un segno che, convenzionalmente, nella punteggiatura, sta a significare che si è fatta una domanda…ma non sono sicuro che lui utilizzi le stesse convenzioni…).
Il cassiere è un tipo flemmatico col piercing al sopracciglio e la barba incolta.
E’ vestito come un cassiere flemmatico col piercing al sopracciglio e la barba incolta.
“Ora controllo” dice con lo sguardo fisso sul monitor del computer.
Mente, sapendo di mentire.
Ostenta indifferenza ma sta sfogliando nella sua testa un booklet di mostri preistorici.
“No, non ce l’abbiamo, mi dispiace" (...mammuth...pterodattilo...velociraptor...).
"eh...Eccecredo, vavvia come erpane...vabbè...cciaooo..."
"Arrivederci", (...tirannosauro...tigre dai denti a sciabola...) risponde il cassiere con calma mesozoica.

Una ragazza spagnola stringe tra le mani una colonna di libri. Ha un vestito corto e le gambe abbronzate.

Un uomo anziano e una donna coi capelli tinti parlottano vicini con gli occhiali sulla punta del naso.

Il cassiere accavalla le gambe e si gratta la barba sul mento.

"Aho...l'hanno finito...ooosapevooo..."

Io respiro il profumo saggio della polvere. Sono tranquillo e ho le mani in tasca.