martedì 18 marzo 2008

Campagna elettorale

Sto mantenendo la promessa. Sto boicottando la campagna elettorale. Non vedo, non sento e se possibile non parlo. Mi manda in bestia sentire parlare di duopolio e di voti inutili. Il duopolio è un’invenzione della propaganda. L’Italia è un paese frammentato e ricoperto di macchie umane tra loro diversissime dai tempi del Medioevo, figuriamoci se da un giorno all’altro qualcuno può decidere che tutti gli italiani debbano rientrare in due macrocategorie. Mi è bastato un giorno per vedere che i candidati non appartenenti a questi due carrozzoni ambulanti non hanno diritto di apparizione né di replica. In Italia si vota seguendo la tv. Quindi un sistema non democratico ha già deciso che al governo andrà uno dei due carrozzoni.

Inoltre non ne posso più di:


1) La bava biancastra ai lati della bocca di Casini.
2) Le risate sarcastiche e maleducate di Fini che, inquadrato dal regista connivente, vorrebbe confutare così l’avversario politico che sta parlando non inquadrato.
3) Il buonismo di Walter Veltroni che non solo vuole che il lupo e l’agnello vadano d’accordo ma se ci scappa tempo si potrebbero fare anche uno smorzacandele. (La pecorina no perché è politicamente scorretta).
4) Pannella con un numero di telefono appeso al collo.
5) Bruno Vespa che si esprime per acronimi e monosillabi: Pd, Pdl, Udc, Udr, ecc .






Trovo un po' grottesco che dal 1994 un personaggio che in qualsiasi paese civile non potrebbe candidarsi in quanto più ricco di tutti e padrone di tre televisioni, continui a dire le stesse cose, con lo stesso tono di voce, vestito allo stesso modo. Da quattordici anni. Mi sembra di essere rimasto chiuso dentro l’armadio di Dylan Dog. Tanto per rendersi conto usando altri parametri. Nel 1994:


1) Il ct della nazionale era Arrigo Sacchi e si giocavano i mondiali in America. Da allora sono passati tre campionati del mondo e tre campionati europei. Sulla panchina si sono susseguiti: Dino Zoff, Cesare Maldini, Giovanni Trapattoni, Marcello Lippi . Adesso c’è Donadoni che nel 94 giocava ed era un pischello.
2) Era in corso il primo mandato di Bill Clinton che ancora non aveva invitato Monica Lewinski sotto la scrivania. Clinton sarebbe stato rieletto nel ’96. Per altri quattro anni quindi. Poi ci sono stati altre due elezioni con altrettante vittorie di Bush. Quest’anno ci sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti.
3) Davo il mio primo esame all’università. Mi sono laureato da sei anni. Ed ero parecchio fuoricorso.
4) Steven Spielberg vinceva l’Oscar con Schindler’s List. Da allora, Spielberg ha girato: Jurassic Park 2: The Lost World, Amistad, Salvate il soldato Ryan, A.I. –Intelligenza artificiale, Minority Report, Prova a prendermi, The Terminal, La guerra dei mondi, Munich. A maggio di quest’anno esce il quarto capitolo di Indiana Jones.
5) L'americano Leroy Burrell correva i cento metri in 9'85''. Adesso il record mondiale di 9'74'' appartiene al giamaicano Asafa Powell che nel 1994 aveva 11 anni.

Il fatto è che gli italiani amano essere presi per il culo. Due personaggi sono riusciti in questo intento. Mussolini e Berlusconi. Uno ha governato per venti anni. L’altro la governa culturalmente dal 1980, dall’avvento dei network privati. Per dare un’idea del personaggio che ottiene circa il 50% dei voti, ecco la mia personale top 5 delle sue gaffes. Questo è un uomo che ha detto:

1) “Io sono per il sole, per la bandiera e per voi che siete giovani e belli”
2) “Nella Cina di Mao i comunisti bollivano i bambini per concimare i campi”
3) Mussolini non ha mai ucciso nessuno. Mussolini mandava la gente in vacanza al confino.
4) “Qui sono nati Romolo e Remolo”
5) Al presidente del Togo che spiegava che nel Malawi 13 milioni di persone stanno morendo di fame: "Bisogna accorciare gli interventi perché la nostra non sarà una tragedia, ma anche noi abbiamo fame."



Ma una volta, particolarmente ispirato, ha istruito i candidati del Polo dicendo:
Ricordatevi : repetita iuvant. Il discorso deve essere sempre lo stesso. Il pubblico che vi guarda in tv ha sì e no la seconda media, e neppure fatta stando sempre al primo banco. Alla fine sa dire al massimo: questo mi piace o questo non mi piace."

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dividere il reale in categorie ordinate per cinque non solo è divertente (e perverso): può diventare una droga... Questo blog funziona, perché leggendo viene subito voglia di fare una top five, una qualunque, e ti rendi conto che ne hai già cinque pronte... Ecco le cinque cose che non sopporto più della campagna elettorale, come da suggerimento: il sorriso forzato di berlusconi che sembra ormai uno che abbia la cacca nelle mutande e non veda l'ora di togliersele; il vezzo linguistico di berlusconi di volgere tutto al plurale 'le sinistre, le libertà...'; gli esordi dei politici in tv 'guardi, Floris, Guardi, Vespa' ma che è? se sono amici, li chiamino per nome, se non, allora signor Floris e caro maggiordomo; il politico che fa la sua dichiarazione al tg guardando direttamente in telecamera; il politico che fa la sua dichiarazione senza guardare nella telecamera.
Ciao
Monique